Dragon Age: Origins - Golems of Amgarrak

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Yahiko.
view post Posted on 26/8/2010, 16:16





Siamo ormai giunti al sesto DLC per Dragon Age: Origins e dopo aver rivissuto la storia di Leliana, questa volta ci toccherà tornare nelle viscere della terra. Bioware, prima del rilascio di questa nuova espansione di gioco, ha perentoriamente dichiarato che questo DLC sarebbe stato incentrato sui combattimenti e che avrebbe messo a dura prova anche i più valorosi guerrieri, grazie ad un livello di difficoltà decisamente elevato. Abbiamo raccolto la sfida e siamo dunque pronti ad addentrarci ad Amgarrak!

La preparazione prima di tutto.
Una volta scaricato ed installato il pacchetto, ci verrà data la possibilità di scegliere direttamente dal menù principale se importare un personaggio di una campagna precedente o crearne uno completamente nuovo. Fiduciosi del nostro elfo Dalish, di livello 27 ma con tutti i punti attributo al posto giusto, decidiamo di scegliere lui. Mai come ora il suo arco e le sue abilità ci sembrano adeguate per l'incarico da svolgere. Jerrick Dace ha richiesto il nostro aiuto, una spedizione nanica composta da 20 qualificati elementi è andata dispersa durante la ricerca di importanti informazioni sulla possibilità di ricostruire i golem. Suo fratello era un membro di questo gruppo e le speranze di ritrovarlo sano e salvo sono poche, bisogna sbrigarsi. Ci renderemo presto conto che essere venuti da soli non è stata una brillante idea, il nostro party sarà formato inizialmente solo da noi, da Jerrick e dal suo animale da compagnia Snug, possente quadrupede dalle fattezze simili a un rinoceronte. Un nano ed un un ingombrante animale, la nostra avventura non poteva iniziare peggio. Per nostra fortuna le abilità del quadrupede non sono del tutto inutili come ci aspettavamo e la possibilità di poter attirare per un breve periodo tutti gli attacchi su di sè ci da il tempo necessario a prendere la mira e uccidere con pochi colpi ben piazzati i primi nemici. L'ambiente circostante ricorda le Deep Roads già viste in Dragon Age: Origins ma il percorso non sembra altrettanto scontato: forti venti magici impediscono al nostro gruppo di gironzolare liberamente per la forgia sotterranea di Amgarrak richiedendoci dunque di azionare appositi congegni per aprirci la strada. A custodia di queste leve vi saranno numerosi tipi di creature, dai più semplici darkspawn a possenti non morti fino ad arrivare a imponenti golem di acciaio, vero fulcro di questo nuovo DLC. Nonostante la difficoltà incubo da noi selezionata ed il livello del nostro personaggio ancora lontano dal massimo raggiungibile, i combattimenti scorrono piuttosto agilmente. Molti dei nemici che ci si parano d'innanzi muoiono ancora prima di riuscire ad arrivare a contatto con noi e le creature dotate di abilità magiche vengono facilmente perforate dai nostri colpi precisi e ben mirati. Questo ci offre il tempo e la tranquillità necessaria per esplorare con cura tutte le zone sul nostro cammino, dandoci così la possibilità così di approfondire la trama attraverso alcune pagine di diario sparse per tutta l'ambientazione.
In scioltezza arriviamo così dinnanzi al punto nevralgico della forgia da dove si dipanano fasci di energia multicolore, per proseguire nella missione dovremo dunque trovare alcuni pulsanti corrispondenti ai vari flussi di magia e attivarli, in modo da sbloccare passaggi altrimenti inaccessibili. Vista la ridotta area di gioco complessiva il nostro consiglio è quello di esplorare a fondo tutti i luoghi possibili e di completare il maggior numero di puzzle. In questo modo, oltre ad aumentare la longevità della vostra avventura, sarete in grado di entrare in possesso di oggetti magici dalla discreta potenza e potenziamenti per i membri del vostro gruppo. Con il party ormai al completo ed equipaggiato a dovere ci dirigiamo verso l'ultima stanza inesplorata dove ci aspetta il combattimento finale. A difficoltà incubo la parola data dai programmatori viene mantenuta, i nostri compagni di avventura vengono spazzati via in pochi colpi e rimaniamo da soli ad affrontare il mostro. L'esperienza accumulata durante le lunghe sessioni di gioco con Dragon Age: Origins e nell'espansione Awakening ci permette di riuscire a portare a casa la pelle, non senza però aver abusato di pozioni, trappole e fiaschette magiche preparate opportunamente in precedenza, una conclusione degna di nota per una campagna tutt'altro che complessa.

I nani non cantano, te le suonano.
Sarà il fatto che questo Golems of Amgarrak è un DLC con prerogative naniche ma qualche dialogo in più ci avrebbe sicuramente fatto felici. La storia si trascina per tutta la durata dell'avventura in maniera lineare, senza colpi di scena e quasi stancamente quando si tratta di entrare nel dettaglio. L'approfondimento delle vicende del nano Jerrick e di suo fratello è pressochè inesistente ed i pochi dialoghi durante la missione principale risultano solo marginali, senza permetterci di prendere decisioni che vadano ad influire in maniera rilevante sul dipanarsi degli eventi. L'unico metodo per carpire qualche informazione in più sul background rimane quello di raccogliere le pagine di diario, come già accennato in precedenza. La location della forgia di Amgarrak, nonostante sia tutta concentrata in pochi tunnel, riesce a non annoiare il giocatore grazie agli effetti magici che la permeano, modificandone l'aspetto ad ogni tiro di leva o pressione di interruttore. Il prezzo ridotto di solo 3,49 euro su PC, 400 Microsoft Point su Xbox e 4,99 dollari su Playstation 3 rende Golems of Amgarrak uno dei DLC con il costo più basso di tutta la serie. Nonostante questo, facciamo ancora fatica a consigliare il prodotto a qualcuno che non sia fan del titolo o alla disperata ricerca di una nuova avventura da ripercorrere con il suo Custode Grigio per accaparrarsi qualche oggetto magico, dato che l'ora scarsa necessaria per portare a termine in maniera completa questo add-on lascerà nuovamente il desiderio di avere ancora qualcosa da fare dopo aver concluso la missione principale.
 
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